Sul sito PoliticamenteCorretto.com (che si occupa degli italiani nel mondo, comprese le rappresentative politiche) in data 14 Febbraio 2019 è apparsa questa recensione, firmata da Nino Bellinvia...
Nel pomeriggio del 25 febbraio (ore 17.00) a Firenze nella sala del Gonfalone della Regione Toscana, il giornalista e scrittore Giancarlo Passarella presenta il nuovo libro Dolore No-te - SynchRock. Discuteranno con lui, tra i tanti, anche il presidente del Consiglio della Regione Toscana, Eugenio Giani, e diversi medici. Libro stampato dal Consiglio Regionale della Toscana.
Quattro anni fa la pubblicazione di Dolore No-te ed ora il volume secondo che ha, come postilla, il termine SynchRock, neologismo nato dall'unione di rock con synchronicity di Carl Gustav Jung e Sting (quando era nei Police). Nella prima parte Giancarlo Passarella propone al lettore una sorta di viaggio a ritroso, ritornando a quei giorni in cui si svolgeva uno dei 7 convegni medici in cui la musica ha avuto un ruolo determinante per la cura di ogni tipo di dolore. Coordinatore di questi convegni è stato il dottor Paolo Scarsella, direttore del Centro Multidisciplinare di Terapia del Dolore dell'Ospedale Palagi di Firenze, alle cui cure si è sottoposto Giancarlo Passarella come paziente. Lo stesso dott. Scarsella, nella prefazione del libro scrive: “SynhRock: un altro genere musicale? Mai sentito!”.E precisa che non è un nuovo genere musicale, ma un nuovo libro di Giancarlo Passarella. giornalista musicale, conduttore di programmi radio-tv, presentatore, scrittore e coordinatore del quotidiano MusicalNews.com) cheparla ancora del rapporto tra musica e dolore.
In questa seconda parte del libro Dolore No-te – SynchRock si parla ancora, infatti, del rapporto tra musica e dolore ed è dedicata ad alcuni personaggi pubblici che hanno confessato come hanno vissuto un particolare momento doloroso e come lo stanno superando. Le14 interviste e i7 reportage sui convegni medici dedicati all’argomento coordinati dal dottor Paolo Scarsella, costituiscono(come dice Passarella) l’asse portante del libro. Sono state, infatti, fonte di discussioni e molti hanno ben compreso il perché di questa sorta di confessionale, il cui unico scopo era quello di dimostrare come personalmente l’essere umano spesso riesce a vincere le catene che lo legano, sia che siano psicologiche, ma anche fisiche, culturali, religiose, ancestrali, immaginarie. In questo libro, dunque, possiamo trovare due quadri di una stessa esposizione. Due momenti in apparenza diversi, ma che invece hanno un nesso forte e questo è rappresentato proprio dalla natura peculiare dell’uomo, ovvero la componente comunicativa. La sincronicità è l’enzina di questa battaglia quotidiana e a Passarella è sembrato quindi logico affidare il gancio tra le due parti del libro a chi in Italia è profondo conoscitore del quel disco basilare del 1983, Syncronicity dei Police, e ringrazia Giovanni Pollastri per il suo dotto contributo e tutto lo staff di “Vincere il dolore” onlus, a cui dà quotidianamente il suo piccolo aiuto per una grande battaglia. Una menzione particolare ha per Simone Cristicchi (in tour teatrale con “Manuale di volo per un uomo”), il quale ha trovato il tempo non di rispondere alle domande di Passarella, ma di scrivere una sua riflessione totale sul dolore, toccando argomenti filosofici, ma anche molto personali. E Passarella invita ad andare a vederlo in teatro e a cercare di comprendere il protagonista Raffaello… un super sensibile o un ritardato, come viene appellato da molti? E riporta quanto segue: “Qualunque cosa guardino i suoi occhi, tutto è stupefacente, affascinante, meraviglioso! Sicuramente è un tipo strano, che ama disegnare, contare le lettere che formano le parole delle frasi, camminare tantissimo seguendo una sua indecifrabile traiettoria. In realtà Raffaello possiede dei poteri speciali: la sua mente fotografica è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i particolari, i dettagli che sfuggono agli altri esseri umani; cose minuscole e apparentemente insignificanti che nascondono però un’infinita bellezza, forse perché – come ama dire - … niente è più grande delle piccole cose!”
Quelle che troviamo nel libro sono testimonianze di artisti, persone come le altre, ma con qualcosa in più, cioè capaci di comunicare le proprie emozioni, anche quelle negative, che insegnano a tutti che il dolore cronico deve essere prima di tutto riconosciuto e di conseguenza trattato adeguatamente con metodi farmacologici, non farmacologici ed anche con le medicine integrative. Il dolore cronico colpisce solo il corpo, ma la persona tutta. In stretto ordine alfabetico, questi i personaggi intervistati da Passarella: Alessandro Bottacci (già responsabile dell'Ufficio sulla Biodiversità), Beppe Chierici (cantautore ed attore), Letizia Cini (giornalista), Roberto Cacciapaglia (compositore), Alessandro Finazzo (il Finaz della Bandabardò), Vincenzo Incenzo (musicista), Paolo Logli (sceneggiatore e scrittore), Italo Maremonti (presidente dell'onlus Gli amici di Morris), Carlo Massarini (conduttore televisivo), Michele Muti (discografico e talent scout), Gaia Nanni (attrice), Paola Paroli (scrittrice), Riccardo Polizzy Carbonelli (attore e doppiatore), Massimo Porciani (presidente Comitato Paralimpico Toscano).
Un soddisfatto ed emozionato Giancarlo Passarella svelerà, come ha fatto anche a Montepulciano, le altre chicche del libro che si può trovare esclusivamente tramite l'onlus Vincere il Dolore.
Per informazioni scrivere direttamente a Vincere il Dolore – Via Kyoto 51 – 50126 Firenze; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonare al numero verde 800960144
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